Eseguiamo trattamenti anticellulite a Parma presso il nostro Studio anche per combattere la ritenzione idrica e l’adiposità localizzata.

COME SCOPRIRE SE HAI UNA TENDENZA ALLA RITENZIONE IDRICA E ALLA CELLULITE?

Fai caso a questi disturbi, anche quando essi sono lievi:

• sensazione di gambe stanche
• sensazione di gambe pesanti
• caviglie e/o gambe leggermente gonfie a fine giornata

LA RITENZIONE IDRICA

E’ un problema che affligge il 90% delle donne.
Come vedremo essa rappresenta il primo stadio che porta alla formazione della cellulite, l’inestetismo cutaneo riconoscibile dalla pelle “a buccia d’arancia” o “a materasso”.

La ritenzione idrica, infatti, è un accumulo di liquidi (edema) nel tessuto dermico e sottocutaneo o adiposo.
Le cellule sono immerse nel liquido interstiziale (o intercellulare). Tale liquido viene prodotto e alimentato dal flusso sanguigno che arriva al tessuto adiposo e al derma attraverso i capillari arteriosi.

Esso, quindi, è ricco di ossigeno e sostanze nutritive necessari per le cellule, e al tempo stesso si carica di prodotti di rifiuto del metabolismo cellulare e di anidride carbonica. Il liquido intercellulare passa poi nei capillari venosi e linfatici per essere “smaltito” nella circolazione venosa.

I vasi linfatici contribuiscono in modo fondamentale allo “smaltimento”, drenandolo dai tessuti periferici e convogliandolo come linfa nella circolazione venosa.

Il sistema linfatico è costituito da una rete di vasi e linfonodi, attraverso cui scorre la linfa.

Le sue funzioni principali sono:

• Funzione immunitaria: attraverso la linfa i linfociti, cellule della risposta immunitaria, migrano nei linfonodi vicini (che fungono da “filtro”) e poi nell’organismo.
• Funzione disintossicante: la linfa è una via alternativa per il trasporto di metaboliti e sostanze di scarto, contribuendo così a depurare il fluido interstiziale.

La circolazione linfatica concorre a mantenere in equilibrio (sia come quantità che qualità) il liquido intercellulare.
Se essa, per vari motivi, rallenta si crea un ristagno di fluido interstiziale carico di scorie metaboliche tossiche che ostacola il normale funzionamento delle cellule, alterandone le funzioni.

LE CAUSE DELLA RITENZIONE IDRICA

Tra le cause, la familiarità gioca un ruolo importante, come pure i disturbi del circolo periferico venoso o linfatico e i fattori ormonali: estrogeni e progestinici favoriscono la ritenzione dei liquidi.
Il problema poi può essere aggravato da stili di vita sbagliati: un’alimentazione sbilanciata, scarsa attività fisica, indumenti molto stretti (jeans, slip, calze).

Come abbiamo accennato l’acqua è distribuita in parte all’interno della cellula ed in parte all’esterno; tra i due comparti esiste un perfetto equilibrio mantenuto tale, in larga parte, dalla presenza di sali.
Il sodio è l’elemento principale nel comparto extra cellulare; se il suo livello nella dieta e quindi nel sangue e nel liquido intercellulare è eccessivo, si avrà un passaggio di acqua, dall’interno verso l’esterno della cellula. Il liquido intercellulare aumenta di volume e tende a ristagnare nei tessuti.

Ciò porta a compressione dei capillari venosi e linfatici e, di conseguenza, a un rallentamento della circolazione sanguigna e linfatica che favorisce il travaso di liquidi dai capillari venosi e linfatici nel derma, con ulteriore peggioramento della ritenzione idrica.

Il tessuto, così, diventa congestionato e, nel tempo, l’accumulo di liquidi nel derma va ad influire inevitabilmente anche sulle condizioni del tessuto adiposo. Le cellule adipose entrano in uno stato di sofferenza metabolica e, col tempo, vanno incontro a una degenerazione che evolverà in ‘panniculopatia-edemato-fibrosclerotica’ (CELLULITE).

Si determina così un circolo vizioso. E’ bene, quindi, non sottovalutare il disturbo, controllando l’alimentazione e sottoponendosi a trattamenti adeguati se esso tende a persistere.

Nella maggior parte dei casi, il ristagno di liquidi è la causa iniziale ed il primo stadio: la ritenzione idrica è la premessa per la comparsa e il peggioramento dei vari quadri di cellulite.
Essa porta allo stadio congestizio e all’evoluzione verso un quadro di cellulite edematosa più o meno evidente.

1. LA DIETA ANTICELLULITE

Sicuramente un’alimentazione più sana ed equilibrata gioca un ruolo determinante.

• Se sei in sovrappeso, un programma dietetico per perdere i chili in eccesso è indispensabile per iniziare a combattere ritenzione idrica e cellulite.
• Se non sei in sovrappeso, una sana alimentazione da sola non è sufficiente per prevenire o eliminare completamente gli inestetismi della cellulite, perchè, come abbiamo visto, la circolazione linfatica e sanguigna risultano rallentate e i tessuti sono degenerati.

La dieta anticellulite non deve significare necessariamente ridurre le quantità di cibo, bensì fare scelte nutrizionali corrette per combattere in primo luogo la ritenzione idrica.

In Studio potrà seguirti la nutrizionista dott.ssa Sara Barletta

2. IL LINFODRENAGGIO MANUALE METODO RENATA FRANCA

Mediante questo particolare tipo di linfodrenaggio manuale, eseguito in Studio dalla massaggiatrice Cristina Toscani, è possibile sgonfiare i tessuti congestionati  e ridurre la ritenzione idrica e la formazione della cellulite.

3. SEDUTE DI OZONOTERAPIA

L’ozonoterapia, mediante iniezioni nel derma profondo e nel tessuto adiposo, eseguite in Studio dal ginecologo dott. Cosimo Barletta, ha un’effetto lipolitico e ossigenante/rivitalizzante sui tessuti stessi determinando un miglioramento dell’adiposità localizzata, della cellulite e della microcircolazione